L’ospedale di Albareto durante la guerra
In questa teca è possibile vedere come era, ai tempi della seconda guerra mondiale, la divisa delle infermiere appartenenti al Corpo Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana, comunemente dette “crocerossine”. La divisa qui esposta è stata donata dall’on. Angela Gotelli ,originaria di Albareto e ricordata per aver partecipato alla stesura della Costituzione Italiana, la quale prestò servizio come crocerossina durante la seconda guerra mondiale nell’Ospedale di Albareto.
Nel giugno del 1944 l’ospedale di Borgo Val di Taro per motivi di sicurezza venne trasferito ad Albareto nell’ex palazzo comunale ( attuale sede della comunalia).
L’ospedale godette di una sorta di status speciale infatti alla fine di dicembre 1944 ,in seguito a una trattativa, ci fu una sospensione dei combattimenti per seppellire i morti e curare i feriti . L’Ospedale di Albareto fu quindi dichiarato zona franca ovvero immune da ritorsioni e rappresaglie.

Durante il rastrellamento del 20 gennaio 1945 (ma anche prima di esso) l’ attività dell’Ospedale di Albareto fu rimarchevole in quanto gli ammalati vennero curati con grande dedizione, sebbene con scarsi strumenti e mancanza di medicinali ed anestetici atti ad eseguire le operazioni di amputazione agli arti congelati.

A cura di: Battaini Cristian, Bianchin Alessia & Sabini Guglielmo