Gli equipaggiamenti
All’interno di queste teche troviamo alcuni degli oggetti utilizzati dai partigiani in battaglia e altri armamenti che permisero ai soldati della Grande guerra di difendere la nostra nazione. Tra questi articoli vi sono baionette, pugnali di vario genere e tirapugni dediti ai combattimenti più ravvicinati ma anche armi da fuoco come fucili, rivoltelle, bombe a mano e bossoli di mortaio. Sono presenti inoltre oggetti destinati alla difesa dei militi come elmetti, maschere antigas e occhiali antischeggia. Le gavette insieme al resto del vestiario facevano parte dell’equipaggio basilare di ogni milite.

All’equipaggiamento invernale venivano aggiunti i ramponi, che servivano ad avere una maggiore aderenza su ghiaccio e neve e le ghette necessarie per coprire gli arti inferiori da freddo e umidità.

La maggior parte dei combattimenti avvenivano sui monti della nostra zona poiché essi erano punti strategici per avvistare il nemico a grandi distanze e luoghi di confine ,dove i nazifascisti erano obbligati a transitare per valicare l’appenino tosco-emiliano.
Gran parte degli scontri avvennero nei mesi invernali perché i nemici speravano in un indebolimento della Resistenza dovuto alle difficili condizioni climatiche, ma a loro malgrado i nostri partigiani, essendo uomini di montagna, non si fecero cogliere di sorpresa e combatterono con tutte le loro forze.

Uno dei momenti più difficili che il gruppo partigiano della zona, la brigata “Cento Croci” dovette affrontare fu quello tra Dicembre del ‘44 e Gennaio del ’45.
Quell’inverno vi furono forti nevicate e la temperatura scese intorno ai 15/20 gradi sotto zero ma nonostante ciò i partigiani il 20 gennaio del 1945 furono costretti a combattere sul Monte Gottero, a circa 1630 m.t. di altitudine. Molti uomini subirono congelamenti più o meno gravi agli arti inferiori, in quanto le calzature spesso non erano adatte a temperature così basse. Conserviamo tuttora i registri degli ospedali che testimoniano le ustioni da freddo riportate dai feriti. (Per vedere un video approfondimento clicca qui)

A cura di: Battaini Cristian, Bianchin Alessia & Sabini Guglielmo